Anniversario della morte di don Giussani e del riconoscimento pontificio della Fraternità

11/02/2019 | 21:00 | Italia / Italy | Torino / Turin
Cattedrale

Mons. Cesare Nosiglia - Arcivescovo metropolita di Torino


Lunedì 11 febbraio mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha celebrato in cattedrale la Santa Messa per il 14° anniversario della salita al cielo di mons. Luigi Giussani e per il 37° anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione.
Nell’omelia l’Arcivescovo ha riproposto la centralità del grande mistero della Chiesa, riprendendo alcuni passaggi del libro di don Giussani Perché la Chiesa, in cui essa è presentata come la continuità di Cristo nella storia. «Non si può avere Dio come Padre, senza avere la Chiesa come Madre» affermavano gli antichi Padri. Perciò la sua pretesa non è solo quella di essere veicolo del divino, ma di esserlo mediante l’umano.
Mons. Nosiglia ha ricordato poi, citando quanto espresso da san Giovanni Paolo II, nella Novo millennio ineunte, che l’autentica coscienza del valore della Chiesa sta nel riconoscere che in ogni esperienza di comunità, unita agli apostoli, c’è il valore stesso della Chiesa totale, in quanto esprime la sua realtà profonda ed unitaria che il Signore fa emergere in molteplici vocazioni, carismi, ministeri ed esperienze ecclesiali suscitati dallo Spirito Santo, tutti orientati all’unità ed alla piena comunione con Cristo.
In conclusione, l’Arcivescovo ha richiamato l’impegno personale di ogni cristiano per rinnovare, come ci dice Papa Francesco e come ha sempre insistito don Giussani, il volto della Chiesa e, attraverso di essa, l’umanità. Il suggello di questo compito sta nella formula «Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam» che don Giussani considerava sintetica del metodo scelto da Dio, perché nella carne della Madonna rinasce la presenza di Colui che non solo inizia la Chiesa, ma ne rimane la sorgente autentica e permanente nella storia.
Al termine della Messa, l’Arcivescovo si è fermato a lungo a salutare con affettuose parole i numerosi presenti all’evento.